“Ci troviamo in una nuova fase della lunga e complessa procedura di adozione del Puc. Stiamo perfezionando il piano generale lanciato ad agosto grazie al prezioso contributo di cittadini e tecnici. Le osservazioni sono una forma di partecipazione attiva per intervenire capillarmente sul documento e adeguarlo alle reali esigenze della comunità - afferma il sindaco Roberto Ragnedda in apertura dell’incontro -. Basandoci su elementi concreti e validi messi nero su bianco da geometri, architetti, ingegneri, diamo riscontro efficacemente alle principali richieste che accomunano le 510 pratiche ricevute. Si tratta di un lavoro certosino che, col tempo, produrrà i suoi effetti positivi. Ogni fase è indispensabile, anche se lunga e dispendiosa. Siamo convinti della bontà di questo percorso e il futuro ci darà ragione”.
Il Comune ha approvato la prima versione del piano il 9 agosto 2024 in consiglio comunale, un passaggio necessario per avviare celermente la procedura partendo da una macro progettazione di base su cui, poi, intervenire in dettaglio. Anche dalle riunioni pubbliche organizzate in autunno nel centro urbano e nei borghi sono stati raccolti spunti interessanti. Dalla stessa Amministrazione comunale, inoltre, è stata predisposta una “osservazione d’ufficio” al piano per un ulteriore miglioramento.
“Il Puc è un documento in divenire, non è blindato e non lo è mai stato - prosegue il primo cittadino -. Finché non ci sarà l’approvazione definitiva in Regione continueremo a lavorare, ma sulla base di proposte concrete, ben strutturate, fondate su norme edilizie elaborate da tecnici e inviate all’Ente, piuttosto che su aspirazioni personali irrealizzabili da libro dei sogni. Questo è lo spirito di collaborazione che deve guidarci per riuscire nel progetto ambizioso di dotare Arzachena di un Puc, come solo pochissimi Comuni in Sardegna sono riusciti a fare”.
Le modifiche illustrate dal dirigente del settore Urbanistica ed edilizia privata, Mario Chiodino, riguardano integrazioni al regolamento edilizio mediante le definizioni di volume urbanistico computabile e la realizzazione di verande, porticati o piscine. Anche le norme tecniche di attuazione sono state ritoccate. Tra le novità, quella che consente la realizzazione di residenze nella fascia di mille metri dalla linea di costa al solo imprenditore agricolo, con aumento degli indici di edificabilità per strutture a supporto della conduzione agricola: un significativo incentivo allo sviluppo rurale attraverso la conversione di edifici esistenti in alberghi rurali, agriturismo o punti di ristoro, a conferma della visione strategica che l'Amministrazione ha rispetto alle potenzialità dell'agro.