La chiesa in granito è stata edificata nel 1776 per decreto di Carlo Emanuele III re di Sardegna e di Vittorio Amedeo III di Savoia. Nata come chiesetta campestre, ha visto nascere attorno a sé la città di Arzachena. La data di costruzione è testimoniata dall’incisione sull’architrave della porta esterna sul retro. Nel 1864 è stata ampliata.
Il campanile a canna quadrata del 1890 è dotato di quattro campane. All’interno si trovano il portone centrale del 1902 formato da due ante in legno intarsiato, una pregevole acquasantiera in granito scolpita nel 1885 da Salvatore Scano, il fonte battesimale in marmo donato dal parroco Giorgio Satta nel 1895 e il confessionale in legno. Di pregio anche l’altare ligneo del XVII secolo.